
4 novembre 2025
Mission e vision aziendali: cosa sono e come trovarle
Cosa sono mission e vision? Perché sono importanti per un'azienda di successo? Questo articolo chiarirà ogni dubbio.
In ogni startup o PMI arriva un momento in cui la routine sovrasta qualunque buon proposito. Task, deadline, riunioni, clienti, bug… e ci si ritrova a svegliarsi la mattina e non chiedersi più: “come posso fare meglio il mio lavoro?”, ma piuttosto: “come faccio a resistere fino a Natale?”.
Viviamo in un mondo frenetico, che corre alla velocità della luce: nuove tecnologie, nuovi trend e la necessità di restare sempre al passo per non venir dimenticato, per mantenere rilevanza.
Come si ferma tutto questo? Come si scende dalla giostra? La risposta rapida è: non si può. Non è possibile smettere di occuparsi di tutto questo e, nel contempo, restare sulla cresta dell’onda.
Ma si può fare in modo che tutto questo abbia un senso, trovare la bussola da seguire anche quando le scadenze bussano alla porta, le notti sono in bianco e i rapporti con i colleghi vacillano. E proprio a questo serve identificare la propria mission e vision.
Cosa sono mission e vision: significato e differenze
Mission e vision aziendali sono la colonna portante di ogni azienda. Identificano cosa si fa, perché lo si fa, come farlo. In pratica, sono la definizione dei valori aziendali che guidano l’azione.
Senza avere chiaro cosa ci guida come azienda, il rischio è quello di perdere la visione d’insieme. Ogni passo, quando manca una stella polare, diventa pesante, incerto. Ogni decisione, senza una direzione chiara e condivisa, diventa reattiva, non strategica.
È per questo che molte aziende hanno trovato un orientamento stabilendo la propria mission e vision. In questi concetti si riversa ciò che l’azienda ha a cuore e che intende trasmettere, come nel caso di Nike, che sul proprio sito rivendica a caratteri cubitali il suo desiderio di ispirare ogni atleta, specificando come chiunque abbia un corpo rientri nella categoria.
Significato della mission aziendale
La mission è la ragione d’essere dell’azienda. Definisce tutto quello che concretamente viene fatto, su base quotidiana, nel presente. Risponde alla domanda: cosa facciamo oggi e perché è importante?
La definizione della mission mette in luce la raison d’être aziendale, diventa il motivo per alzarsi al mattino e fare quello che facciamo.
Alcuni esempi di mission sono:
- Google: “Organizzare le informazioni del mondo e renderle universalmente accessibili e utili”.
- Ikea: “Offrire un vasto assortimento di articoli d’arredamento di buon design e funzionali a prezzi così vantaggiosi da permettere al maggior numero possibile di persone di acquistarli”
- Coca-Cola Italia: “Creare capolavori di gusto proponendo ai nostri consumatori qualità e bevande realizzate con ingredienti unici, accuratamente selezionati con un tocco iconico.”
- Barilla: “Barilla propone un’offerta di qualità fatta di prodotti gustosi e sicuri. Barilla crede nel modello alimentare italiano che combina ingredienti di qualità superiore e ricette semplici, offrendo esperienze uniche ai cinque sensi. Il senso di appartenenza, il coraggio e la curiosità intellettuale ispirano il nostro modo di essere ed identificano le persone con le quali lavoriamo. Barilla lega da sempre il suo sviluppo al benessere delle persone e delle comunità in cui opera.”
Come è evidente, la definizione della mission può essere di lunghezza variabile, più o meno idealistica; insomma, alla fine dei conti ogni realtà aziendale stabilisce un proprio standard, sebbene sia buona norma cercare di rendere la propria missione in forma contenuta, per poterla sempre rievocare nei momenti di dubbio.
Ma una buona mission non è completa senza la sua vision.
Cos’è la vision di un’azienda
La vision è più aspirazionale e a lungo termine, l’obiettivo ultimo. Definisce il “sogno in grande”, l’impronta che si intende lasciare in eredità, la direzione a cui tendere e verso la quale evolversi. Risponde alla domanda: quale cambiamento vogliamo generare nel nostro ambiente e nel mondo?
La vision diventa la guida per le decisioni da prendere che daranno forma al futuro dell’azienda.
Esempi celebri di vision sono:
- Ikea: “Creare una vita quotidiana migliore per la maggioranza delle persone.”
- Airbnb: “Appartenere ovunque.”
- Google: “Fornire accesso all’informazione mondiale in un click.”
- Amazon: “Essere la compagnia più cliente-centrica del mondo, dove i clienti possono trovare e scoprire qualsiasi cosa possano voler comprare online.”
È evidente come la vision sia strettamente legata all’indirizzo preso dall’azienda. Prendiamo la vision di Amazon: è coerente con un servizio clienti efficiente e con l’ampia offerta di prodotti di cui può vantare. Allo stesso tempo, il posizionamento dell’azienda è ben distinto da quello di altre aziende di e-commerce, come Etsy, che pone invece l’accento sull’aspetto umano.
Riassumendo quindi le differenze tra mission e vision, possiamo dire che:
Mission | Vision | |
Orizzonte temporale | Presente | Futuro |
Risponde alla domanda | Cosa facciamo e perché conta? | Dove vogliamo arrivare e che cambiamento vogliamo creare? |
Focus | Sull’attività concreta, i servizi e le persone coinvolte | Sull’impatto desiderato, la direzione |
Funzione | Guida le decisioni che vengono prese quotidianamente | Determina la strategia e ispira la direzione verso la quale crescere |
Cosa NON sono mission e vision
Si potrebbe essere portati a credere che mission e vision, tutto sommato, siano solamente delle strategie di branding. In effetti, molti articoli a riguardo sembrano reputarle tali: un modo di presentarsi al cliente, la situazione giusta in cui mostrare dei valori aziendali di moda, giusto per fare un po’ di green-washing, o rainbow-washing, o quello più attinente al caso.
Eppure, nell’apertura di questo articolo abbiamo visto cosa succede quando non si è più in grado di trovare il sentiero di fronte a sé. Mission e vision, quindi, dovrebbero essere viste come l’ancora a cui tornare quando il cammino è incerto, e non come strumenti di marketing.
Un’altra cosa che mission e vision NON sono? Immutabili. In un mondo in continuo movimento, è impensabile che non cambi anche il proprio lavoro, nei suoi obiettivi, nella sua modalità di procedere e nel suo scopo più grande.
Pensiamo all’esempio di Microsoft. Dopo la sua fondazione nel 1975, Bill Gates esprime la visione di avere “un computer su ogni scrivania e uno in ogni casa”. Sembrava un obiettivo ambizioso al tempo, utopistico quasi. Ma cinquant’anni dopo, quando ormai quest’obiettivo può dirsi raggiunto, la vision di Microsoft cambia, indirizzandosi verso nuove frontiere.
Cosa fare quando mission e vision non sono più attuali
L’esempio Microsoft ci dimostra che, per quanto ambiziosi siano i nostri obiettivi, può sempre arrivare il giorno in cui non saranno più attuali. La mission e la vision non devono vivere come perpetue, ma venir testate, riconfermate, vissute e rivisitate.
Cambia il contesto, cambia il team, cambiano le priorità e all’improvviso le parole che hai imparato a memoria, quelle che prima ti identificavano, suonano vuote. Non sono più condivise, vissute, non parlano più al team e non parlano più a te. Capita a tutti di perdere la lucidità, di non sapere più che strada prendere.
È qui che entra in gioco lo Sprint Check, il percorso che Mabiloft regala a startup e PMI per aiutarle a trovare la loro strada. Con un approccio operativo, ti aiutiamo a ritrovare il tuo “grande perché”, senza fronzoli, senza perdite di tempo: basta compilare il questionario e in 72 ore riceverai un report personalizzato.
Inoltre, fisseremo una call gratuita in cui elaboreremo insieme la roadmap dei tuoi prossimi 90 giorni e tutto quello che puoi fare per riprendere il controllo, per tornare in linea con la tua visione aziendale.
Come creare una dichiarazione di mission e vision
Simon Sinek, nel suo celebre TED Talk “Come i grandi leader ispirano all’azione”, dichiara che c’è una cosa in comune tra tutti i pionieri più conosciuti, dai fratelli Wright a Martin Luther King Jr. Non necessariamente si trattava delle persone con i migliori mezzi, con il maggior talento o con un accesso privilegiato alle masse, ma tutte queste persone avevano in comune una maniera di comunicare.
Il golden circle teorizzato da Simon Sinek identifica tre aspetti: il what, cioè ciò che uno fa, l’how, ossia come lo fa, e infine il why, la motivazione per cui lo fa. Secondo Sinek, la maggior parte delle persone sa bene cosa fa, probabilmente sa anche come lo fa, ma raramente è in grado di dire perché. E nella stessa maniera queste persone tendono a comunicare: dall’esterno del cerchio, partendo da quanto hanno di più chiaro.

La caratteristica che contraddistingue coloro che sono in grado di influenzare e ispirare altri, invece, è proprio di avere perfettamente chiaro il proprio perché ed essere in grado di trasmetterlo. L’esempio lampante è quello di Apple e il suo famosissimo slogan: “Think different”. Apple chiarisce immediatamente la propria posizione, sembra che dichiari: “noi siamo gli innovatori, noi siamo gli anticonformisiti e sfidiamo lo status quo”.
Mission e vision, quindi, divengono il modo di identificare la propria motivazione, in modo da trasmetterla ai propri collaboratori, ai propri clienti e a chiunque abbia voglia di ascoltarla. Di nuovo, non un modo per vendere, ma la maniera per sapere dove si sta andando.
Trovare mission e vision: come fare
È sempre Simon Sinek, nel suo libro “Trova il tuo perché”, scritto in collaborazione con David Mead e Peter Docker, a proporre una vero e proprio workshop per trovare la propria motivazione. Va comunque tenuto conto che, a livello aziendale, ne esistono molteplici: ognuno avrà la propria personale, ogni team poi avrà le proprie credenze e peculiarità e ovviamente ce ne sarà una a livello di organizzazione.
Per trovare il perché il modello proposto da Sinek prevede di:
- Raccogliere gli episodi significativi, attraverso domande che facilitino la rievocazione di storie d’impatto.
Alcuni esempi di domande possono essere: “quando hai sentito di fare la differenza?”, “racconta un momento in cui hai provato orgoglio”. - Trovare temi ricorrenti negli episodi condivisi.
Può emergere, per esempio, che un pattern condiviso sia l’orgoglio nell’aiutare gli altri, o ancora, il piacere di creare qualcosa di nuovo e bello. - Formulare un perché, nella forma di “Faccio *questo* per ottenere *quello*”. Suona familiare? Già, nella prima parte della frase possiamo trovare un indizio della nostra mission e, nella seconda, della nostra vision.
- Affinare la risposta nel confronto con gli altri, capire cosa risuona, cosa parla al team e alle persone che costituiscono il core dell’azienda.
Anche noi di Mabiloft abbiamo affrontato il problema di ritrovare la nostra motivazione e formulare esplicitamente la nostra mission e la nostra vision. Per farlo, ci siamo seduti a un tavolo e ognuno di noi ha portato la propria versione per entrambe.
Rileggendole a voce alta, abbiamo riscontrato quali erano i nostri punti in comune, quali parole e concetti ricorrevano varie volte nelle formulazioni di ciascuno e dopo varie rielaborazioni abbiamo finalmente ottenuto una versione che soddisfacesse tutti, che oggi troviamo appesa in ufficio, sempre pronta a ricordarci perché siamo lì.
Se invece sei bloccato e non ricordi più perché fai quello che fai, le fondamenta della tua azienda, e non riconosci più la direzione che stai prendendo, puoi sempre rivolgerti al nostro Sprint Check. I nostri esperti saranno lieti di aiutarti a identificare i punti di forza e le lacune del tuo progetto. Ti daranno consigli pratici, una strada chiara da intraprendere per svoltare il tuo progetto in soli 3 mesi e in maniera completamente gratuita.







